MILANO - La micromobilità e lo scooter sharing spingono il mercato globale della mobilità condivisa. Il dato è quello che emerge da un’analisi firmata Cooltra, operatore nel campo degli scooter ‘condivisì e che che ha evidenziato, per il 2021, il raggiungimento di 223 miliardi di euro per il mercato globale della mobilità condivisa, di cui 45 miliardi solamente in Europa e a cui si associano circa 280 mila veicoli disponibili nelle principali città europee. E le proiezioni, sempre secondo l’analisi, sono ottimiste, perché il tasso di crescita annuale delle soluzioni di mobilità condivisa supererà il 20% entro il 2030, spinto soprattutto da soluzioni di micromobilità, come lo scooter sharing. Il 2021 ha visto la più grande crescita di sempre dei ciclomotori in condivisione, che raggiungono un totale di 110 mila veicoli. Il mercato è guidato da 5 operatori che possiedono più del 50% della flotta di ciclomotori dispiegata. A livello globale, due su tre di questi scooter sono guidati in Europa.
I mercati che hanno registrato una crescita maggiore sono stati: Germania, Paesi Bassi e Francia. Entro il 2026, si prevede un tasso di crescita annuo del 13,69%, con un volume di mercato previsto pari a 840 milioni e un numero di utenti superiore ai 41 milioni. L’Italia è al settimo posto nel mondo per disponibilità di scooter in condivisione. Nonostante la flessione del 2020 (- 30,6%) associata alle restrizioni per arginare il covid-19, nel 2021 la sharing mobility ha superato i valori del 2019 pre-pandemia. Il mercato della micromobilità rappresenta ad oggi il 90% del totale dei veicoli in sharing presenti in Italia: 9 noleggi su 10. Aumenta anche l’offerta (+45%) e le iscrizioni (+30%) a servizi di scooter sharing, che si concentrano soprattutto nelle grandi aree metropolitane. Roma, Milano e Torino hanno registrato un numero di noleggi superiore alla media del 2019, ossia 21,7 milioni di noleggi 91,7 milioni di km percorsi.