La nuova Opel Adam Rocks durante la prova su strada

Adam alza il volume, con la Rocks nuova
avventura per la baby glamour tedesca

di Sergio Troise
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RIGA - Il grande sforzo di rilancio della Opel passa anche attraverso una nuova versione della Adam. Si chiama Rocks e viene orgogliosamente presentata dalla casa di Russelsheim come “il primo urban crossover sotto i quattro metri” (3,75). Derivata dalla piccola Adam rivale di Fiat 500, MINI e Citroen DS3, prodotta nella fabbrica di

Eisenach e già venduta in oltre 100.000 unità (il 70% a clienti donne), la Rocks è stata realizzata sulla base del concept presentato a Ginevra 2013, concentrando le maggiori attenzioni sullo stile, l’aspetto glamour, le infinite possibilità di personalizzazione e la disponibilità tra le dotazioni di serie della capote in tela apribile con comando elettrico.


L’ispirazione dei designers. Al Centro Stile Opel dicono che per realizzare la Adam Rocks si sono ispirati agli specialisti del parkour, quei “matti” un po’ atleti e un po’ acrobati che su improbabili percorsi metropolitani saltano tra muri, scale, transenne e ostacoli d’ogni genere, salvaguardando la propria incolumità soltanto con piccole protezioni. Per questo, prima di guidarla, ti aspetteresti un fuoristradino in grado di affrontare anche tracciati un po’ meno agevoli del levigato percorso casa-ufficio o ufficio-baretto per l’aperitivo in centro.

Crossover ultra leggero. E invece la Adam Rocks è un crossover ultralight, privo di trazione integrale e di supporti elettronici per la guida su fondi difficili. Uniche concessioni coerenti con l’iscrizione alla categoria dei crossover sono l’altezza da terra maggiorata (un centimetro e mezzo in più), i passaruota più grandi, i cerchi in lega da 17 o addirittura 18 pollici (a richiesta). Insomma, è un’auto di tendenza, che fa molto immagine, e che non deve rispondere ad alcuna mission impossible, se non quella di appagare il senso di protagonismo di chi la guida e di far voltare chiunque la guardi, soprattutto negli abbinamenti di colore più vistosi.

Personalizzazioni senza fine. “Molto difficilmente si vedrà una Adam Rocks uguale ad un’altra”, dicono con soddisfazione i responsabili della Casa tedesca, sottolineando le tante opzioni disponibili per abbinare i colori della carrozzeria (17), dei montanti (sei), della calandra anteriore (nove), della capote in tela (tre). Sono 22 gli allestimenti interni previsti, e le versioni al top possono contare su sedili in pelle di tre colorazioni diverse, in cui anche le cuciture rappresentano un elemento di distinzione. La scelta dei cerchi in lega spazia invece tra sei varianti, differenti per disegno e misura. Con quelli più grandi, da 18”, sembra di guidare un’auto sportiva, un po’ rigida e poco adatta anche a uno sterrato leggero. In compenso la gran quantità di dotazioni ed equipaggiamenti ne fa un’auto ricca e confortevole, in grado di appagare chi è abituato a vetture di categoria premium.

Cittadina superdotata. Una volta sistemati al posto di guida della Adam Rocks ci si sente subito a proprio agio. Le regolazioni di sedili e volante consentono margini notevoli. La strumentazione, moderna e funzionale come quella della Adam “normale”, non presenta alcuna pecca, e le reazioni dell’auto sono sempre sincere, in tutte le circostanze. La modalità City alleggerisce lo sterzo a sostegno della guida in città, che rimane il “terreno” ideale per quest’auto. Per le manovre, non mancano sensori a ultrasuoni nei paraurti e, a richiesta, un sistema di park-assist avanzato, in grado di fare quasi tutto automaticamente (al guidatore resta solo l’incombenza di operare su acceleratore e freno). Il volante – caso unico nella categoria - è riscaldabile, così come i sedili anteriori. Lo spazio dietro è sufficiente; un po’ limitato quello del vano bagagli (170 litri), ma ampliabile fino a 663 se si viaggia in due e si abbattono gli schienali posteriori.

Spirito e contenuti hi-tech. Ovviamente non ci sono barre sul tetto da tipico crossover, mentre spicca la capote composta da tre strati di tela, che si apre e si chiude scorrendo lungo i montanti laterali, sfruttando un comando elettrico. L’operazione si compie in appena 5 secondi e non necessariamente ad andatura ridotta ma fino a 140 km/h. Tra i supporti alla guida utili anche fuori città, il controllo di stabilità, la frenata assistita, l’avvisatore collegato all’angolo cieco. In perfetta sintonia con lo spirito moderno, giovane e hi-tech, non manca l’impianto di infotainment IntelliLink, che comprende uno schermo touch da 7 pollici interfacciabile con smartphone Apple e Android. L’uso del navigatore è condizionato a questo apparato e sfrutta BringGo.

Il meglio sotto al cofano. La gamma motori della Adam Rocks prevede soluzioni con cilindrate di 1,0, 1,2 e 1,4 litri. Il meglio è rappresentato dal nuovo tre cilindri turbo benzina a iniezione diretta: un motore con cilindrata di appena un litro, declinato nelle potenze di 90 e 115 cv. Da noi provato in Lettonia, sulle strade di Riga e dintorni, si è rivelato un vero capolavoro d’ingegneria meccanica: al progetto, del resto, hanno lavorato per tre anni e mezzo duecento addetti. Tra le tecnologie all’avanguardia presenti vi sono l’iniezione diretta ad alta pressione, il sistema di turbocompressione ultracompatto, le valvole a fasatura variabile continua e la struttura leggera in alluminio con il collettore di scarico integrato nella testata. Numerosi sono stati inoltre gli interventi di “ingegneria del suono”, che contribuiscono alla fluidità di questo motore. Tra questi, il blocco cilindri insonorizzato, il controalbero installato nel carter dell’olio (una soluzione originale per un tre cilindri), l’isolamento strutturale dell’iniezione carburante e dell’albero a gomiti; le catene a denti invertiti e la copertura del motore allo scopo di attenuarne la rumorosità.

Al volante solo conferme. Provata su strada, la Opel Adam Rocks con il nuovo tricilindrico da 115 cv si è rivelata un’auto assai piacevole da guidare e dal comportamento brillante, a dire il vero superiore alle aspettative. Vibrazioni e rumorosità, tipiche dei motori con meno di 4 cilindri, sono tenute magnificamente sotto controllo, così come i consumi e le emissioni nocive. Ad esaltare il nuovo propulsore sono anche i valori di coppia in basso - 170 Nm a soli 1800 giri - che vengono poi mantenuti per un ampio regime di giri. Buona anche la manovrabilità del cambio (manuale a sei marce, con sesta di riposo), per il quale si è cercato di ridurre le dimensioni, ottenendo anche una cospicua riduzione di peso (-40 kg).

Consumi ed emissioni sotto controllo. In particolare, le prestazioni della Adam Rocks con il mille turbo da 115 cv sono allo stesso livello della versione classica di Adam: la velocità massima è di 196 km/k (180 con il motore da 90 cv), mentre per accelerare da 0 a 100 km/h occorrono rispettivamente 9,9 e 11,9 secondi. La distanza dal terreno superiore e i passaruota più ampi incidono però sull’aerodinamica, e per questo la Rocks ha un consumo superiore del 4% rispetto alla Adam “normale”, che tra l’altro può montare pneumatici più piccoli e con bassa resistenza al rotolamento. Ciò detto, la versione Rocks da 115 cv se la cava con 5,1 litri/100 km e la più tranquilla versione da 90 cv si ferma a 4,5 litri. Entrambe rispondono alla normativa Euro 6 e tengono la CO2 inchiodata su valori in grado di oscillare tra 114 e 99 gr/km. In gamma, restano disponibili comunque i motori 4 cilindri 1,2 litri da 70 cv e 1,4 litri da 100.

In Italia da metà novembre. Le consegne nel nostro Paese avranno inizio nella seconda metà di novembre, ma l’auto è già ordinabile ad un prezzo di lancio che sostituirà il listino ufficiale fino al 31 dicembre, e che sarà compreso in una forbice tra 14.750 e 17.550 euro (contro 16.750/19.550). Nell’opportunità degli sconti viene compresa anche la Adam classica, che nella versione entry-level Jam viene proposta fino a fine anno a 14.400 euro anziché 16.400. Come ha spiegato Nicola Benai, direttore Marketing di Opel Italia, obiettivo della casa di Russelsheim nel nostro Paese è “rinsaldare la posizione di mercato del modello, attualmente secondo nel suo segmento con 4.100 unità vendute nei primi otto mesi dell’anno, dietro alla Fiat 500 e davanti alla MINI e alla Citroen DS3”. In particolare, Opel Italia stima che la versione Rocks occuperà il 20% della domanda e conta di migliorare la presenza di maschi tra i clienti, visto che finora l’auto è stata preferita per il 63% da donne.

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Martedì 4 Novembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 09-11-2014 22:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA