La nuova Porsche Cayenne

Cayenne, ecologia e prestazioni. Porsche lancia i freni del futuro

di Mattia Eccheli
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DÜSSELDORF - Il Cayenne più tecnologico mai visto diventa anche la più ecologico. Non soltanto per via della quasi naturale evoluzione di ogni nuova generazione (questa è la terza e consumo ed emissioni medie sono state ridotte del 10%). Porsche ha deciso di anticipare i tempi offrendo una soluzione ad un problema che esiste, ma che finora le autorità sembrano aver ignorato: le polveri sottili prodotte dal sistema frenante. Non esattamente irrilevanti visto che sono più piccole rispetto a quelle legate alla combustione ed hanno concentrazioni superiori senza distinzioni fra unità a gasolio e benzina. In futuro, quando i motori saranno elettrici ed il recupero dell’energia verrà ottimizzato saranno destinati ad abbassarsi, ma per il momento sono un problema, anche se tenuto in scarsa considerazione. In anteprima mondiale e per il momento di serie solo sulla più esclusiva delle varianti, la Turbo, la casa di Zuffenhausen offre il Porsche Surface Coated Brake, il Pscb. I dischi sono stati sottoposti ad una cura a base di carburo di tungesteno, una sorta di “viagra” che li fa durare più a lungo (fino al 30% in più) e che ne limita il deterioramento con un conseguente abbattimento delle polveri.
 

 


Grazie anche all’adozione di specifiche pastiglie il Pscb migliora i valori di attrito assicurando una risposta più efficace ed una frenata più stabile anche in caso di sollecitazione elevate. Per averlo sulle versioni Cayenne e Cayenne S i clienti italiani devono sborsare non meno di 4.500 euro, cioè gli oltre 3.000 per il sistema ed i non meno di 1.500 per i cerchi da minimo 20 pollici cui sono abbinati. Si tratta comunque della metà rispetto al listino del sistema in vetroceramica. Una cifra importante per ridurre l’inquinamento di un agente che non viene controllato. Non ancora, almeno. Con la terza generazione, Porsche trasferisce sulla Cayenne soluzioni che aveva già cominciato ad offrire sia su 911 sia su Panamera, assicurando agli occupanti un ventaglio di soluzioni per l’infotainment decisamente superiore e sviluppate attorno allo schermo tattile da 12,3 pollici con il Connect Plus e scheda sim integrata. Ma ci sono anche l’asse posteriore sterzante, le sospensioni pneumatiche attive a tripla camera ed il sistema di compensazione del rollio elettrico.

E per il 2018 anticipa anche una nuova funzione che, garantiscono in Porsche, è solo apparentemente contraddittoria rispetto alla filosofia di un brand sempre percepito come squisitamente sportivo. È l’Innodrive, cioè il sistema che legge ed interpreta i successivi tre chilometri di strada e capace di adottare la miglior dinamica di guida: «Chi compra un Cayenne ha anche altre aspettative», sintetizzano gli ingegneri. Pur disponendo di tecnologie che gli consentono di affrontare qualsiasi difficoltà, in strada e fuori grazie ad un selettore per impostare la marcia sulla base del tipo di fondo, il Suv premium è una macchina da turismo che la famigliA può impiegare in ogni situazione.
 

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Domenica 9 Settembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 11-09-2018 11:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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