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LUBIANA – Ford torna più forte di prima sul suolo europeo con un veicolo che strizza l’occhio proprio al nostro mercato. Progettato, sviluppato e realizzato nel Vecchio continente, il Ford Explorer è il primo SUV di segmento C completamente elettrico della Casa americana. La nuova vettura segna l’inizio del nuovo corso voluto dal marchio dell’Ovale Blu che vede nell’Electric Vehicle Center di Colonia, su cui è stato effettuato un investimento di due miliardi di dollari, quale punta di diamante per la transizione elettrica di Ford.
La Explorer nasce dalla sinergia con il Gruppo Volkswagen adottando la piattaforma MEB (già utilizzata per la ID.3 e la ID.4 oltre che per la Skoda Enyaq). Partendo da questa base, in Ford hanno poi affinato ulteriormente ogni singolo componente aumentando la rigidità della scocca, oltre a rivedere l’assetto e lo sterzo. Il risultato è quindi una vettura che ha un forte carattere, sia all’esterno che dietro il volante, in grado di rispettare i canoni Ford.
Nonostante le sue dimensioni compatte, stiamo parlando di 4,47 metri di lunghezza, 1,87 di larghezza e 1,63 metri di altezza, la Ford Explorer sembra decisamente più imponente su strada. Ciò è dovuto al suo design che, pur strizzando l’occhio allo stile americano, presenta un gusto decisamente più europeo. Sbalzi ridotti, forme muscolose e bombate ma, al contempo, prive di linee rette e forme squadrate, rendono il SUV della Ford subito riconoscibile.
Il frontale, quasi piatto, presenta uno sviluppo verticale con i fari LED, a forma di L rovesciata, posti alle estremità e collegati da una modanatura nera riportante la scritta Explorer. Ciò lascia spazio a una calandra più pulita e priva di aperture, fatta eccezione per la griglia inferiore. Nella vista laterale spiccano i generosi passaruota che evidenziano gli pneumatici da 20”. Ad alleggerire la vista d’insieme ci pensano i montanti, in nero lucido, che rendono il tetto flottante. Il lunotto verticale è sormontato da un piccolo spoiler per donare un carattere sportivo anche al posteriore. Le luci, anche in questo caso, sono collegate da una striscia nera che aiuta ad allargare l’immagine visiva della vettura.
Aprendo la porta si nota un abitacolo ben curato e razionale. Spicca sicuramente il volante di taglio sportivo, con corona leggermente squadrata, associato ai sedili con poggiatesta integrati ben sagomati e contenitivi in pelle vegana. Proprio dietro il volante è presente il quadro strumenti che, pur essendo da 5”, riesce a mostrare tutte le informazioni necessarie e, nella versione più accessoriata, si affianca l’head up display. Come una sorta di palpebra, sulla plancia troviamo la sound bar, B&O nelle versioni Premium, che rappresenta un interessante tocco di design.
Sulla Explorer fa il suo debutto il nuovo sistema d’infotainment Ford Sync Move, compatibile con gli smartphone, che può essere utilizzato tramite l’apposito touch screen da 14,6” posizionato in verticale e regolabile manualmente con un’inclinazione variabile di 30 gradi. Inoltre, facendo scorrere il pannello verso l’alto, si può sfruttare un cassetto segreto. Non mancano alte vaschette portaoggetti come quella nascosta sotto il bracciolo, da ben 17 litri, che può stivare anche un laptop da 15”. Potendo contare su un passo di 2,76 metri, l’Explorer offre una buona abitabilità anche a chi siede dietro. Mentre il bagagliaio passa da una capienza di 530 litri fino ad arrivare a 1.460 litri con il divano posteriore reclinato.
Due, ad oggi, le versioni acquistabili della Ford Explorer. Alla base troviamo la trazione posteriore, dotata di un singolo motore da 210 kW (286 CV) al quale è associato una batteria, in Nichel Manganese Cobalto, da 77 kWh in grado di assicurare un’autonomia superiore ai 600 km. La versione più performante è invece dotata di due motori che sviluppano 250 kW (340 CV) e 545 Nm di coppia sulle quattro ruote motrici. In grado di raggiungere i 180 km/h e coprire lo scatto 0-100 km/h in 5,3 secondi, la Explorer a trazione integrale dispone di un pacco batterie da 79 kWh garantendo un’autonomia fino a 572 km. In entrambi i casi, in corrente continua fino a 185 kW, è possibile ricaricare la Explorer dal 10 all’80% in 26 minuti.
Abbiamo avuto l’occasione di provare entrambe le versioni sulle strade slovene che da Lubiana portano al suggestivo lago di Bled. Dopo un breve tratto urbano, in cui si può apprezzare il brio e lo scatto della Explorer a trazione integrale, il SUV può essere messo alla prova sulle strade collinari e ricche di curve. Nonostante la sua mole, di oltre 2.100 kg, la Ford si mostra subito reattiva e veloce in inserimento e nei cambi di direzione. La taratura delle sospensioni, leggermente rigida, permette di ridurre al minimo il rollio e il beccheggio in curva. Questo si traduce in una guida decisamente più coinvolgente.
Ugualmente anche la trazione posteriore si comporta egregiamente mostrando, anzi, una miglior sensazione in fase di frenata. Infatti, nella variante 4 X 4, il pedale del freno si mostra leggermente spugnoso nella prima fase, anche quando viene inserito la modalità Brake per incrementare la frenata rigenerativa. A stupire, nella variante a trazione posteriore, è la maneggevolezza sia durante la guida che nelle manovre potendo contare su un raggio di sterzata inferiore agli 11 metri. Anche sui tratti autostradali la Explorer, nonostante le sue forme più massicce, garantisce un’ottima insonorizzazione nell’abitacolo.
Al termine della nostra prova, di circa 130 km effettuati su percorsi misti, urbani e autostradali, la Ford Explorer dotata di trazione posteriore ha registrato un consumo di 17,8 kWh per compiere 100 km. La più potente trazione integrale, affrontando percorsi similari, ha invece segnato un consumo di 20 kWh per 100 km. Già acquistabile, la Ford Explorer è disponibile in due versioni e altrettanti allestimenti. Per la variante a due ruote motrici si parte da 49.000 Euro, mentre per la trazione integrale occorrono 52.500 Euro. Entro la fine dell’anno arriverà la Standard Range dotata di una batteria da 52 kWh e un singolo motore da 125 kW (170 CV) a partire da 41.500 Euro.