il ministro per le Imprese e per il Made in Italy, Adolfo Urso

Automotive, Urso: «Allo studio incentivi a produzione nazionale. Aperto tavolo con Stellantis. Politica comune con Francia e Germania»

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Nell’automotive c’è anche il tema «di tutelare la nostra produzione: su questo ho aperto un tavolo anche con Stellantis e per confrontarmi con tutto il settore. Un dato di fatto dice che la maggior parte degli incentivi sono andati a macchine Stellantis ma soprattutto a macchine Stellantis realizzate all’estero», dice il ministro per le Imprese e per il Made in Italy, Adolfo Urso, alla presentazione di un rapporto di Federmanager-Aiee. E aggiunge: «anche in questo» si sta valutando «come, da subito, realizzare degli incentivi che, di fatto, in qualche misura, incentivino la produzione nazionale di autovetture».

«Gli incentivi nel settore dell’automotive sono stati utilizzati appieno per alcune tecnologie e sono rimasti inutilizzati per le macchine elettriche, nel senso che la gran parte degli incentivi per le macchine elettriche non sono stati giudicati tali, comunque significativi, o comunque adatti, perchè la macchina elettrica in Italia costa ancora troppo e se la possono permettere in pochi», dice il ministro, che evidenzia anche come non aiuti il fatto ancora sia carente la rete di colonnine e punti di ricarica: «Siamo sempre a 36mila punti di ricarica rispetto ai 90mila di un paese come l’Olanda che non ha la stessa dimensione geografica dell’Italia, è più piccola e più concentrata». Su questo fronte «dobbiamo fare di più perchè il consumatore sia incentivato davvero ad usare l’ auto elettrica».

«In più - aggiunge Urso - c’è il fatto che dobbiamo tutelare la nostra produzione». Evidenzia quindi «io dato di fatto se la maggior parte degli incentivi è andato ad auto Stellantis ha riguardato soprattutto auto prodotte da Stellantis all’estero. C’è comunque un impatto positivo indiretto per le nostre imprese, rileva, considerando che «la filiera dell’automotive italiana è così significativa che poi fornisce anche le case automobilistiche tedesche e di altri paesi« ma - sottolinea è un dato »significativo«. Da qui il confronto »sia con Stellantis sia con la filiera dell’automotive« anche su come incentivare la produzione nazionale di auto. 

«La prossima settimana qui a Roma incontrero il ministro francese, Bruno Le Maire, perchè credo che l’Italia debba sviluppare, innanzitutto con la Francia e la Germania, una politica comune nell’Ue per imporre a questa Commissione tempi e ritmi che siano corrispondenti alla realta di cui tutti abbiamo dovuto prendere atto». Cosi il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine della presentazione del rapporto Federmanager-Aiee sull’automotive.

«Per la prima volta nel Parlamento europeo si manifesta una forte e sempre più significativa opposizione alla politica ideologica della Commissione», dice il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo alla presentazione del rapporto Federmanager-Aiee sull’impatto per l’Italia dei piani di transizione per l’automotive. «Due dossier, quello sull’euro 7 e quello sulla Co2, cioè sui veicoli pesanti: su questi dossier non daremo tregua». «C’è sempre più consapevolezza che su questi due dossier dobbiamo imporre una visione pragmatica a questa Commissione, o lo farà la prossima, perché nel 2024 si vota e questa sempre più larga opposizione ad una visione ideologica probabilmente diventerà maggioranza», e sono temi che potranno essere affrontati «in un contesto politico-istituzionale ben diverso da quello attuale, frutto della visione ideologica dell’Europa di 4-5 anni fa».

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Giovedì 23 Febbraio 2023 - Ultimo aggiornamento: 24-02-2023 07:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA