la Porsche 99X di Andre Lotterer

Porsche, il secondo colpo è quello buono. Dopo l’esordio senza vittorie, la squadra con la tradizione più gloriosa punta alla vittoria

di Alberto Sabbatini
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ROMA - Il 2020 è andato come è andato, ma adesso Porsche riparte con ambizioni ben diverse in Formula E. Succede raramente che il costruttore tedesco concluda una stagione di corse senza nemmeno una vittoria. Eppure è quello che è successo alla Porsche che nel 2020 era entrata con grandi ambizioni nella Formula E. D’altronde è lo scotto che si deve pagare al noviziato. Tanto più se si tratta di auto full electric, tecnologia che Porsche prima di dodici mesi fa non conosceva affatto. Già, perché Porsche è stato l’ultimo dei grandi Costruttori a sposare la Formula E. Audi aveva già fatto capolino nella serie nel 2014, primo anno della categoria, proprio come Renault. Jaguar e DS sono arrivate nel 2016, Nissan e BMW nel 2018, Mercedes nel 2019 mentre Porsche soltanto l’anno scorso. Dopo essersi ritirata da Le Mans e dalle gare Endurance.

Una decisione, quella di puntare sulla Formula E, per appoggiare anche con l’impegno nel motorsport la transizione verso l’elettrificazione a cui Porsche sta riconvertendo tutte le proprie vetture. Nell’ultima stagione Porsche ha corso da debuttante assoluta in Formula E e questo spiega i risultati tutto sommato modesti.
Soltanto l’ottavo posto finale nella classifica Costruttori e nessuna vittoria. Due secondi posti (in Arabia Saudita e a Berlino) e una pole position (in Messico) i migliori piazzamenti. I piloti erano di valore assoluto: André Lotterer, tedesco di 39 anni, e Neil Jani, svizzero di 37 anni, erano già uomini di punta di Porsche nel mondiale Endurance. A sfavore di Jani c’era il fatto che fosse un debuttante assoluto in Formula E, ma Lotterer, invece, della categoria elettrica era un super-esperto avendo corso per due anni al fianco di Vergne con la DS Techeetah che aveva contribuito a portare al titolo mondiale nel 2019. Tutti e due comunque due “piedoni” di gran fama.
È mancata invece la macchina: la 99X si è rivelata poco affidabile sulla distanza. Abbastanza veloce sul giro secco di qualifica, tanto da aver permesso a Lotterer una pole in Messico e due terzi posti, ha rivelato però nel corso del campionato diversi limiti. Soprattutto in termini di efficienza.

Sul passo gara la Porsche 99X consumava troppa energia costringendo Lotterer a ridurre il ritmo per riuscire a completare la distanza di corsa. E c’è anche il rammarico di aver sprecato l’opportunità più bella in Messico quando, partendo dalla pole, il tedesco non è riuscito a vedere il traguardo per un incidente.
Nonostante tutto Lotterer ha concluso il campionato 2020 in ottava posizione, con 71 punti con due 2° posti come migliori piazzamenti. Jani invece ha deluso: solo un misero 6° posto all’attivo e ha finito la stagione in coda alla classifica Piloti: ventesimo con 8 punti. Questo ha portato la squadra a sostituirlo nel 2021 con Pascal Wehrlein, una vecchia conoscenza della Formula E. Tedesco, ma di madre delle Mauritius (questo spiega il suo aspetto esotico), Wehrlein, 26 anni, era la grande speranza della Mercedes F1; è stato la riserva di Hamilton e Rosberg ma la mancanza di un’opportunità per entrare nel team tedesco lo ha spinto a cercare fortuna in altre categorie. Ha corso per due anni in Formula E con la Mahindra conquistando un podio.

Dopo un anno sabbatico, torna in Formula E: conosce le problematiche specifiche delle monoposto elettriche ma dovrà scrollarsi di dosso la ruggine. «È un anno intero che non guido una monoposto di Formula E per cui non ho la familiarità che ha Lotterer con quest’auto», ammette Wehrlein. Porsche però punta molto sull’evoluzione tecnologica della propria 99X. Approfittando del regolamento, Porsche ha modificato per il 2021 tutto quello che era permesso: dal powertrain al sistema di gestione di energia. I risultati alla vigilia del campionato 2021 sembrano avere avuto effetto: nei test invernali di Valencia a metà dicembre, Lotterer nella prima giornata di prove ha fatto segnare il miglior tempo assoluto. «Sono tante piccole cose quelle che rendono un’auto più veloce. Ed abbiamo fatto esattamente questo: lavorare sui dettagli», ha spiegato. 

Il tedesco e il team Tag Heuer Porsche si presentano così al via della stagione, a Diriyah, con grandi ambizioni. Tra l’altro proprio in Arabia l’anno scorso Lotterer conquistò il miglior risultato stagionale: 2° assoluto. Quest’anno però si correrà di notte, con temperature molto più fredde del 2020 visto che parliamo di deserto dove l’escursione è fortissima, per cui gli assetti dell’anno prima conteranno poco. Ma Porsche ha grandi ambizioni: non è mai successo che i tedeschi fallissero in una categoria del motorsport per due stagioni di seguito. Il team principal, Amiel Lindesay, non nasconde le ambizioni: «Al primo anno di Formula E volevamo un podio e l’abbiamo ottenuto. Ora l’obiettivo è vincere gare e il titolo mondiale». 

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Sabato 15 Maggio 2021 - Ultimo aggiornamento: 18:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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