La nuova Astra Sports Tourer

Astra Sports Tourer, la wagon guarda al futuro. Il modello più venduto della storia Opel fa da apripista

di Giampiero Bottino
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Erede di una lunga e gloriosa tradizione nata esattamente 70 anni fa con la Olympia Rekord, la storia delle station wagon Opel è sempre rimasta al passo coi tempi, aggiornandosi costantemente per rispondere – in qualche caso anticipandola – all’evoluzione dei gusti e delle esigenze della clientela. Lo conferma con contenuti tecnici e stilistici realmente allo stato dell’arte la più recente versione dell’Astra Sports Tourer, undicesima generazione di una famiglia che trova le sue origini nella Kadett A Caravan del 1963 e che ha fatto della casa di Rüsselsheim – oggi chiamata a tenere alto l’onore del “made in Germany” nell’ambito della galassia Stellantis – una protagonista assoluta nel mercato delle familiari compatte. 

Lo testimoniano i quasi 6 milioni di esemplari venduti sui 25 totalizzati dalla Opel di segmento C (quello, per intenderci, storicamente dominato dalla Golf) nata Kadett e diventata Astra nel 1991, imponendosi subito all’attenzione del pubblico che ne ha fatto – con 4,13 milioni di unità consegnate ai clienti nei successivi 6 anni – il modello più venduto della storia Opel.

Una voglia di primeggiare che la nuova Sports Tourer non fa nulla per nascondere, nonostante la problematica congiuntura del mercato e l’impetuosa cavalcata dei Suv che anche in questo segmento tolgono spazi alle station wagon. Si prepara ad affrontare la difficile sfida, confortata dai due ambiti riconoscimenti che i lettori di un’autorevole rivista specializzata tedesca le hanno assegnato, giudicandola l’auto preferita tra le familiari con prezzo inferiore di 25.000 euro sia in termini di design (con il 22,7% dei voti), sia per quanto riguarda (19,3% delle preferenze) le dotazioni tecnologiche frutto delle migliori risorse che il gruppo ha messo a sua disposizione.

A proposito del design, è la prima wagon del marchio a sposare il nuovo linguaggio stilistico “Bold and pure” (Audace e puro) che trova la sua espressione più evidente nell’Opel Vizor. Così è stato battezzato il moderno look del frontale nel quale si integrano la telecamera anteriore e, in opzione, i gruppi ottici Intelli-Lux Led che non abbagliano gli altri automobilisti grazie alla gestione “intelligente” di 168 diodi luminosi indipendenti.

A testimoniare di un progetto e di un’architettura evoluti provvedono i numeri, che evidenziano come in una lunghezza di 4.642 mm (60 in meno rispetto al modello di cui prende il posto) sia stato ricavato, anche grazie allo sbalzo anteriore contenuto, un passo generoso – 2.732 mm, 70 in più rispetto alla precedente generazione e 57 in più rispetto alla 5 porte – che va a tutto vantaggio sia dei passeggeri, sia dei bagagli.

Questi ultimi, per esempio, possono contare su un vano dal pavimento perfettamente piatto il cui volume parte da 608 litri con l’equipaggio al completo per arrivare a 1.634 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori. Un range che nel caso delle motorizzazioni ibride plug-in cala leggermente (548-1.574 litri) per la necessità di fare posto alla batteria agli ioni di litio collocata sotto il pianale.

Per le sole versioni con motorizzazione termica è disponibile in opzione il sistema “Intelli-space” che grazie al piano di carico mobile configurabile in diverse condizioni – alto, basso o con un angolo di 45 gradi – consente di adeguare il bagagliaio alle diverse esigenze di trasporto, oltre che di accedere agli alloggiamenti dei kit di riparazione pneumatici e di pronto soccorso anche dai posti posteriori per affrontare eventuali problemi senza bisogno di togliere l’intero carico.

Per quanto riguarda i passeggeri, quelli anteriori possono contare sul surplus di comfort offerto dai sedili certificati Agr (ente indipendente tedesco specializzato in medicina posturale) che rappresentano un ormai storico vanto della produzione Opel e che si caratterizzano per le numerose regolazioni – dall’inclinazione elettrica dello schienale al sostegno lombare elettro-pneumatico – finalizzate a ottimizzare il benessere degli occupanti e a scongiurare i problemi alla schiena che per molte persone rappresentano degli scomodi e sgraditi compagni di viaggio.

Per restare protagonista nel segmento di competenza, la nuova Astra non poteva sottrarsi – anche nel caso della station wagon Sports Tourer – al dovere di accontentare la clientela più attenta alle tematiche ambientali. Per questo nella gamma delle motorizzazioni è prevista una versione ibrida plug-in declinata nei livelli di potenza di 181 e 225 cv che promette fino a 60 km di autonomia elettrica calcolati secondo il ciclo di prova Wltp e raggiungibili a patto di guidare con la dovuta attenzione.

Disponibile a partire da 40.050 euro, questa versione “alla spina” si posiziona al vertice di un listino che, a prezzi compresi tra 28.400 e 36.700 euro, propone le motorizzazioni 3 cilindri 1.2 a benzina da 110 e 130 cv, mentre la propulsione a gasolio è affidata al 4 cilindri 1.5 da 130 cv. L’autunno 2023, poi, si appresta a dare il benvenuto nel mondo del “full electric” all’Astra in versione familiare spinta dai 156 cv erogati dal motore condiviso con la berlina e accreditato di un’autonomia Wltp nell’ordine di 416 km. A seconda delle motorizzazioni, la gamma prevede gli allestimenti Edition, Elegance, Business Elegance, GS Line e Ultimate.

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Giovedì 17 Agosto 2023 - Ultimo aggiornamento: 19-08-2023 16:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA