Bill Ford con la Mustang sul tetto dell'Empire State Building

Ford in calo gli utili nel primo trimestre
Mulally: «Per noi sarà un altro anno robusto»

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DETROIT - In deciso calo i profitti di Ford, che nel primo trimestre ha accusato una flessione di quasi il 39% dell'utile netto verso un anno prima a 989 milioni di dollari e un utile per azione pari a 24 centesimi (da 40 centesimi un anno prima), un risultato inferiore di 6 centesimi alle attese degli analisti.


Il costruttore americano ha spiegato il calo con un inverno estremamente rigido negli Usa, costi di richiamo delle vetture ed effetti valutari sfavorevoli in Sudamerica. L'utile ante imposte è sceso a 1,38 miliardi, da 2,15 miliardi, su un fatturato salito lievemente a 35,9 miliardi, da 35,6 miliardi. Il dividendo trimestrale è stato inoltre aumentato del 25% per un montetitoli pari a circa 500 milioni. Confermata la guidance 2014 di un utile ante imposte tra 7 e 8 miliardi a fronte di lanci di 23 nuovi veicoli, il maggior numero nella storia della società in un anno. I ricavi del settore Auto sono attesi inoltre in linea con il 2013, mentre il margine operativo dell'Auto è stimato in calo e il cash flow operativo dell'Auto positivo, ma sensibilmente in calo rispetto al 2013.

Ford ha precisato che l'utile netto del primo trimestre include oneri ante imposte per 122 milioni legati soprattutto al piano di riorganizzazione in Europa e che tutti i fattori che hanno penalizzato il business del gruppo hanno pesato complessivamente per 900 milioni sulla redditività, pari a 17 centesimi per azione. Ford ha terminato il trimestre con una forte liquidità della divisione Auto pari a 36,6 miliardi, in rialzo di 400 milioni rispetto a fine 2013. Le vendite della divisione Auto sono salite del 6% a 1,59 milioni di unità su ricavi stabili a 33,9 miliardi. A livello geografico i volumi di Ford sono calati del 2% e i ricavi del 5% in Nordamerica, dove l'utile ante imposte è sceso di 892 milioni a 1,51 miliardi. Per l'intero 2014 Ford stima un utile ante imposte in calo nella regione rispetto al 2013 e un margine operativo tra l'8% e il 9% (7,3% nel primo trimestre di quest'anno).

In Sudamerica il gruppo ha accusato perdite dopo le imposte più che doppie a 510 milioni, da -218 milioni un anno prima, e un calo dei volumi e dei ricavi rispettivamente dell'8% e del 18% a causa di sfavorevoli effetti valutari e di un aumento dei costi, mentre in Europa le perdite prima delle tasse sono scese a 194 milioni, da -425 milioni, con i volumi e il fatturato saliti rispettivamente dell'11% e del 18%. Nel Medio Oriente Africa l'utile ante imposte di Ford è salito a 54 milioni (da 47 milioni), mentre i volumi e i ricavi sono diminuiti e nel Pacifico Asiatico il costruttore è tornato a conti in nero con un utile ante imposte pari a 291 milioni (da -28 milioni). In rialzo del 32% i volumi e del 19% i ricavi nella regione. Sempre nel primo trimestre la produzione di Ford è salita di 46mila unità a 1,6 milioni e nel secondo trimestre è attesa a 1,7 milioni (+32mila).

Il presidente e ceo Alan Mulally ha indicato che Ford «ha registrato un trimestre solido. Siamo sulla strada giusta con il piano di lanci di modelli più aggressivo della nostra storia. Il 2014 si sta configurando come un altro anno robusto per Ford. Quest'anno rappresenta inoltre anche un passo in avanti essenziale nell'attuare il nostro piano 'One Ford' e generare una crescita profittevole». A Wall Street, nel premercato, i titoli Ford cedono il 2,9%.

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Sabato 26 Aprile 2014 - Ultimo aggiornamento: 30-04-2014 06:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA