La Nissan Leaf Autonomous Drive svelata in California

Arriva l'auto che si guida da sola:
Nissan, una Leaf tutta passeggeri

di Sergio Troise
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Entro il 2016 marchio asiatico più diffuso in Europa. E’ l’obiettivo annunciato a suo tempo da Nissan e rammentato una volta di più alla vigilia del Salone di Francoforte 2013. Importante, certo. Ma nulla a confronto dell’annuncio boom fatto dall'azienda orientale in California, dove è in svolgimento (dal 19 agosto fino al 15 settembre) il Nissan 360: «Entro il 2020 – hanno spiegato i managr Nissan svelando il gioiello perfettamente funzionante – completeremo il programma Autonomous Drive e saremo pronti ad offrire la guida automatica sui modelli Nissan di normale produzione». Una rivoluzione o che cosa?

Il pilota automatico, simile a quello degli aerei, è oggetto di ricerca avanzata anche da parte di altri costruttori, in testa Mercedes, che ha già messo in strada alcuni prototipi sperimentali, dimostrando di aver fatto passi da gigante. Ora nessuno può dire chi arriverà prima al traguardo della produzione di serie e, soprattutto, dell’accessibilità (legata ai costi per il pubblico). Tuttavia il programma annunciato dai giapponesi si profila molto serio: Nissan ha già avviato collaborazioni con le più prestigiose università, tra cui MIT, Stanford, Carnegie Mellon, Oxford e Tokyo, ed è pronta ad allargare i contatti anche con altri istituti di rilevanza mondiale.

L’obiettivo è rendere la tecnologia disponibile sulla gamma nell’arco di due cicli di vita dei prodotti Nissan. Nei piani anche la realizzazione di un centro specifico, dedicato ai test per la guida automatica, che sarà completato entro la fine del 2014. “Questo centro prove – è stato spiegato – riprodurrà uno scenario urbano in modo realistico, non finto, in modo da poter testare i veicoli in condizioni attendibili”.

Quanto ai costi il progetto prevede che siano accessibili a tutti. “Guidare il progresso – hanno detto - vuol dire anche rendere fruibili i risultati delle nostre ricerche e delle nostre sperimentazioni”. In questa ottica il numero uno del colosso giapponese ha ricordato: “Nel 2007 annunciai che entro il 2010 Nissan avrebbe venduto sul mercato mondiale un veicolo a zero emissioni. Oggi, Nissan Leaf è il veicolo elettrico più venduto della storia. Ora sono qui a impegnarmi a introdurre una nuova e rivoluzionaria tecnologia entro il 2020. E posso dire con certezza che siamo già sulla buona strada per centrare l’obiettivo”.

Ottimismo di facciata? Macchè. Il viaggio nel futuro è cominciato in assoluta trasparenza durante l’evento Nissan 360 organizzato in California nel distretto di Irvine, e dove sono stati celebrati gli 80 anni dalla fondazione del marchio. Nell’occasione, sono stati installati su alcune Leaf laser scanner, sistemi di telecamere Around View Monitor, sensori e intelligenza artificiale, in modo da consentire ai veicoli di affrontare situazioni di mobilità reali. In tal modo si è capito che la guida automatica sarà un’estensione della tecnologia del Safety Shield, capace di monitorare già oggi, a 360°, lo spazio circostante il veicolo per prevenire pericoli, avvisare il conducente, intervenire anche attivamente se necessario. L’approccio alla guida automatica – è stato spiegato - si basa sull’idea che è preferibile avere a bordo tutti gli strumenti, piuttosto che basarsi su informazioni provenienti dall’esterno.

La nuova tecnologia permetterà dunque di viaggiare in autostrada senza lo stress da guida. Niente mani sul volante, l’auto farà tutto da sola, rimanendo correttamente in carreggiata o anche cambiando corsia, ma senza rischio di collisioni e mantenendo la distanza di sicurezza. Il sistema sarà integrato anche con il navigatore, in modo che l’auto sia in grado di viaggiare in perfetta autonomia, dalla partenza fino all’arrivo alla destinazione impostata. Incredibile ma vero, arrivata ad una rotonda, l’auto imboccherà l’uscita esatta senza che il guidatore esiti un attimo per “interpretare” l’indicazione sul display (come sovente capita oggi).

Le auto del futuro cambieranno per adeguarsi a questi rivoluzionari aggiornamenti: secondo gli ingegneri che lavorano al progetto, una tecnologia così rivoluzionaria avrà infatti un impatto anche sul design e sull’intero processo di costruzione dei veicoli. Ad esempio, il fatto che le auto sapranno affrontare le collisioni grazie ad una maggiore velocità di reazione e attuando movimenti complessi rispetto alle capacità di un comune mortale, determineranno nuove necessità per il telaio e per il controllo di trazione. “Ma sapremo trovare la soluzione migliore per la guida automatica, grazie ad una tradizione di ricerca e sviluppo lunga ottanta anni” dicono con sicurezza in casa Nissan.

Le motivazioni che ispirano il progetto “guida automatica” sono legate ai costi sociali degli incidenti e dell’infortunistica stradale. Secondo i progettisti della Nissan, infatti, l’auto che fa tutto da sola sarà molto più sicura di un veicolo guidato da un automobilista medio, soggetto a distrazioni e incapacità. Basti dire, in proposito, che negli Usa il 93% degli incidenti è dovuto a errore umano (generalmente distrazione) e che gli incidenti stradali costituiscono la principale causa di decesso per le persone di età compresa tra i 4 ed i 34 anni. Il tutto, con un costo sociale di 160 miliardi di dollari. Secondo Nissan, la guida automatica può rivelarsi utile anche per migliorare la produttività (lavorare mentre l’auto “guida da sola”) e addirittura salvifica per anziani e disabili. Non ci resta che attendere.

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Lunedì 2 Settembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 27-09-2013 11:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA