FIRENZE - Dello sterminato portafoglio prodotti Mercedes, un “catalogo” al quale la rivista di riferimento del settore riserva ben 10 pagine, la Classe C può essere considerata il baricentro. Nel suo ambito i modelli accomunati dalla denominazione che inizia per G, la lettera che fu scelta nel lontano 1977 per battezzare il primo fuoristrada del brand, rivestono un ruolo strategico perché si inseriscono nella fascia di mercato – quella dei Suv e dei crossover – che rimane la più effervescente a livello globale anche in momenti non facili come quelli che stiamo vivendo.

La proposta a ruote alte della Stella a tre punte è la più ricca del mercato premium, visto che comprende 11 modelli in “rappresentanza” di ogni tipo di propulsione (benzina, diesel, tutte le possibile declinazioni dell’ibrido e tre vetture 100% elettriche). Le potenze a disposizione variano da 116 a 634 cv, e le motorizzazioni termiche a 4, 6 e 8 cilindri spaziano da 1.3 a 4.0 litri. Una famiglia che vale il 40% delle vendite di Stoccarda nel nostro Paese, lo stesso peso che la GLC ha nell’ambito della gamma di competenza e che trova espressione nei 49.000 clienti conquistati dal lancio datato 2016.

 

Una volta usciti dalle restrizioni imposte dalla pandemia, abbiamo avuto modo di provare l’edizione 2022 dell’intera gamma, declinata in due varianti di carrozzeria, quella dai connotati spiccatamente Suv e la Coupé il cui look filante ne enfatizza il temperamento più sportivo, e rivisitata sotto diversi aspetti, dai contenuti tecnologici ai dettagli estetici alle motorizzazioni tra le quali spicca, nell’ottica della proiezione del brand verso il futuro, la versione 100% elettrica EQC spinta da due motori da 408 cv e 765 Nm complessivi che offre la trazione integrale, promette un’accelerazione 0-100 in 5,1 secondi con una velocità massima limitata a 180 km orari e un’autonomia nel ciclo Wltp di oltre 400 km. E con un prezzo che parte da 75.454 euro. L’elettrificazione della gamma non si ferma qui, visto che comprende anche il mild-hybrid per tutti i motori a benzina (a eccezione delle performanti Amg 43 e 63 S da 390 e 510 cv) e l’ibrido plug-in sia benzina (300e da 321 cv), sia diesel (300de da 194 cv) che Mercedes è l’unica a proporre. Scelta controcorrente ma credibile, vista la qualità e l’efficienza dei motori a gasolio di ultima generazione della GLC di cui abbiamo gradito la brillantezza rispettosa dell’ambiente manifestata durante il test che tra le suggestive colline del Chianti ci ha consentito di apprezzare le doti tipicamente Mercedes di tutte le motorizzazione.

Il comfort impeccabile, la dovizia dei dispositivi di assistenza alla guida, le numerose funzioni gestite sul display flottante del sistema Mbux di ultima generazione, le servizievoli attenzioni dell’assistente digitale “Hey Mercedes”, tutto depone a favore di una vettura tecnologicamente avanzata, sicura e piacevole alla guida. Merito anche della capacità di affrontare al meglio le più diverse condizioni sfruttando al meglio la versatilità offerta dalla scelta tra i programmi di marcia Comfort, Eco, Sport, Sport+ e Individual.
A questi si possono aggiungere le modalità Off-road e Offroad+ che sono inserite in un pacchetto opzionale comprendente l’assetto rialzato di 20 mm, il disegno del paraurti modificato per migliorare l’angolo d’attacco e collocare più in alto la feritoia, mettendo la GLC in condizione di affrontare con disinvoltura i terreni problematici.

Disponibile nei livelli di allestimento Executive, Business, Sport, Premium e Premium Plus, la rinnovata GLC si presenta con un listino che parte da 51.232 euro, mentre per passare a un’analoga versione della Coupé bisogna mettere in conto un esborso supplementare di 4.500 euro. Proprio questo modello, e proprio questo mese, propone una novità assoluta: l’esclusiva ed elegante Night Edition da 65.092 euro. Solo 1.000 in più rispetto all’allestimento Premium per dotazioni aggiuntive che se acquistate separatamente ne costerebbero 4.000.