La nuova Opel Sdams sarà esposta per la prima volta al prossimo salone di Parigi a settembre

Opel Adam, la mini made in Germany:
non solo funzionalità, lo stile fa tendenza

di Sergio Troise
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NAPOLI - Sarà presentata ufficialmente al Salone di Parigi (29 settembre-14 ottobre) e debutterà sul mercato all’inizio del 2013, ma la nuova “piccola” di Opel è già pronta e definita in ogni dettaglio. Si chiama Adam (come il fondatore del marchio tedesco, curiosamente quasi lo stesso nome del capo del design Opel, Mark Adams) e segna il debutto della casa del fulmine in un settore in cui non si è mai cimentata prima, quello delle citycar di tendenza. Per intendersi, è un’auto che ricalca un po’ le orme di Mini e 500, ma con una differenza sostanziale: in questo caso non possono esserci citazioni stilistiche retrò, in quanto nella storia della Opel non c’è niente di assimilabile.

Nuova e trendy.
La Adam guarda dunque esclusivamente all’innovazione, andando a scoprire tutto il trendy che può esserci in una urban-chic di taglia small e di categoria premium. A ben guardare, l’unico vincolo che ha ispirato il progetto è il rispetto del principio “filosofico” introdotto qualche anno fa con la Insignia, e cioè la capacità di mettere insieme “l’arte scultorea e la precisione tedesca”, come dicono orgogliosamente a Russelsheim. Una scelta premiante, che tiene lontana la nuova Adam dalla semplice funzionalità della Agila. Sul piano stilistico, colpisce la forma del tetto, quasi “sospeso”, visivamente staccato dalla carrozzeria: una soluzione che valorizza, tra l’altro, le combinazioni bicolore. Lungo le fiancate compaiono stilemi che richiamano un po’ l’Astra GTC, mentre sul frontale e sulla coda (che ricorda molto la 500) spiccano fari e luci a Led, presenti per la prima volta su un’auto di segmento A, sia pure come optional. Nel complesso un lavoro ben riuscito, almeno a giudicare dalle prime immagini ufficiali diffuse dalla Opel.

Ambizioni scoperte.
«La Adam racchiude un grande potenziale di crescita per il nostro marchio e siamo orgogliosi che la nostra nuova piccola porti il meglio dell’ingegneria tedesca in questo segmento» aveva dichiarato il Ceo di Opel, Karl Friedrich Stracke poco prima di annunciare le dimissioni a sorpresa, sottolineando come la nuova citycar sia «l’unica vettura del segmento A che sarà costruita interamente in Germania». Un dettaglio significativo, in tempi di decentramento produttivo sempre più accentuato.

Come è fatta.
La nuova piccola di Opel è un’auto a tre porte e 4 posti, lunga 3,70 metri, che privilegia gli aspetti legati al lifestyle, e perciò è declinabile secondo parametri diversi dal solito: ci sarà l’allestimento Jam, basato sull’anticonformismo; il Glam, che punta sull’eleganza; lo Slam, dal carattere sportivo. I tre stili rappresentano comunque soltanto la base di partenza per una serie di personalizzazioni (colori, tessuti, kit) che alla Opel definiscono “illimitata”. In proposito, il vicepresidente Design di Opel, Mark Adams, ha osservato: “Sarà difficile che un nostro cliente trovi un’altra Adam uguale alla sua”. Le personalizzazioni, tra l’altro, riguardano anche gli interni, sorprendentemente spaziosi e ricchi, con tocchi di originalità come la strumentazione circolare in stile cronografo e gli interruttori con cornici cromate. Tra le dotazioni a richiesta, persino un padiglione interno con illuminazione a Led Starlight.

Equipaggiamenti.
Tra le chicche della Adam c’è l’esclusivo sistema di infotainment che consente di integrare il proprio smartphone nella vettura, in modo da accedere alle applicazioni internet e al navigatore GPS, utilizzando uno schermo touch-screen da 7 pollici ad alta risoluzione. Nuovi strumenti come i lettori MP3, gli iPod e i tablet possono essere utilizzati grazie alla connettività Usb e Bluetooth. Tra le tante possibilità, anche guardare un video o uno slide show personalizzato (a vettura ferma). Ma non è tutto: tra i tanti optional disponibili ci sono anche l’Advanced Park Assist per le manovre automatiche di parcheggio, l’avvisatore di pericolo nell’angolo cieco laterale, il volante riscaldabile. Tutta roba mai vista su una piccolina di segmento A.

Telaio e motori.
L’architettura - motore e trazione anteriori – prevede montanti MacPherson all’avantreno e asse torcente semirigido dietro. Lo sterzo è dotato di servoassistenza elettrica e di dispositivo City per agevolare la guida in città, mentre a beneficio della sicurezza c’è l’Esp, ormai di serie su tutte le auto di nuova generazione. Inizialmente l’auto verrà proposta con due motori benzina 1,2 e 1,4 litri, con potenze di 70 e 100 cv, abbinati al cambio manuale a 5 marce. Per migliorare l’efficienza, sarà disponibile il sistema ecoFLEX comprensivo di Start/Stop. In seguito arriveranno una versione GPL e una con cambio automatico, ma sono in avanzata fase di progettazione anche piccoli motori a benzina con turbocompressore e iniezione diretta, e un nuovo cambio manuale a 6 marce, per migliorare ulteriormente efficienza e prestazioni.

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Mercoledì 11 Luglio 2012 - Ultimo aggiornamento: 06-04-2016 11:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA