Opel Astra CTDI mette il biturbo: ora si può avere il diesel della Insignia

Opel Astra CTDI mette il biturbo:
ora si può avere il diesel della Insignia

di Nicola Desiderio
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ROMA - Opel Astra aggiunge un turbo al suo diesel 2 litri ed ecco la BiTurbo CTDI, dotata dello stesso motore da 195 cv e 400 Nm che nei mesi scorsi ha già debuttato sulla Insignia e che la rende la versione più potente – OPC esclusa… - per prestazioni da prima della classe e consumi ed emissioni ancora più contenuti.

Prego, farsi riconoscere.
Disponibile con carrozzeria a porte e Sports Tourer, l’Astra BiTurbo fa sapere di avere qualcosa in più sotto il cofano atraverso vari particolari come la griglia simile a quella dell’OPC e la barra ad ala in tinta con la carrozzeria. Diverse le prese d’aria inferiore con quella centrale più ampia e le laterali a pinna di squalo mentre i cristalli laterali hanno la cornice cromata, inoltre il paraurti posteriore è più pronunciato ed è presente un grintoso doppio terminale di scarico. Anche l’abitacolo presenta qualche modifica con i sedili in tessuto o pelle neri con inserti in rosso, così come sulle portiere e sulla leva del cambio. Nuovo anche il volante con la parte inferiore piatta per non interferire con le gambe nella guida sportiva. Confermata ovviamente la dotazione di sicurezza, al vertice assoluto della categoria con l’Opel Eye che legge i segnali stradali, commuta automaticamente gli abbaglianti e segnala il superamento delle linee di demarcazione della carreggiata, l’indicatore della distanza di sicurezza e i fari intelligenti bixenon AFL+.

Due turbo e due intercooler. Il pezzo forte della nuova versione è ovviamente il motore 2 litri provvisto stop&start e di sovralimentazione doppia con due turbo a geometria fissa di diverso diametro. La prima turbina agisce da sola dal minimo fino a 1.500 giri/min poi subentra quella grande che ricomprime l’aria in sequenza prendendo completamente la scena oltre i 3.000 giri/min. L’intercooler è doppio ma, a differenza della Insignia, sono entrambi aria/aria mentre sulla sorella maggiore uno è aria/acqua. Ne vengono comunque fuori dati analoghi: 195 cv a 4.000 giri/min e 400 Nm tra 1.750 e 2.500 giri/min con l’80% disponibile già a 1.250 giri/min. Ne scaturiscono prestazioni di rilievo con 226 km/h di velocità massima (222 km/h per la Sports Tourer) con consumi di 5,1 litri/100 km ed emissioni di CO2 pari a 134 g/km, dunque superiori del 4% rispetto alla versione monoturbo da 165 cv e 350 Nm a fronte però di un aumento di potenza e coppia rispettivamente del 18% e del 14%. Modificato anche l’assetto, più vicino al suolo, e dotato di boccole più rigide e di un barra antirollio posteriore più dura. Volendo, c’è la possibilità di avere, come su tutte le versioni, gli ammortizzatori a controllo elettronico FlexRide con il pulsante di commutazione che cambia anche la taratura di sterzo e motore oltre a rendere la strumentazione illuminata di rosso.

Arrivederci a gennaio. Le Astra 5 porte e Sports Tourer BiTurbo CDTI saranno in listino a partire da ottobre a un prezzo che deve ancora essere fissato, ma che orientativamente dovrebbe essere intorno ai 27mila euro con un differenziale di 900 euro per la versione station wagon. Più avanti dovrebbe arrivare anche la coupé 3 porte GTC con lo stesso motore. Le consegne invece inizieranno in ogni caso a partire da gennaio 2013.

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Sabato 4 Agosto 2012 - Ultimo aggiornamento: 21-09-2012 21:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA