WEC, Peugeot tutto pronto per il debutto della nuova 9X8 LMH nella 6 Ore di Imola
Michelin equipaggia le nuove Peugeot 3008 ed E-3008. Pneumatici progettati su misura per sicurezza e durata
Peugeot, il Leone graffia e diventa verde. Il brand rinnova due modelli iconici della gamma: 3008 e 5008 nascono full electric
Mercedes rinnova la Classe G nel segno della tradizione. Estetica rivista motori elettrificati e Dna da fuoristrada
Bronco, un fuoristrada da cow boy. Ford ruggisce e conferma la leadership fra gli off road
Tesla Model Y e Model 3 regine del off-road. Materiali leggeri e resistenti ed altezza da terra elevata con il kit Pu. Labo
Il marchio Peugeot forse non è noto a tutti come costruttore di veicoli fuoristrada, ma nella sua lunga storia e tradizione, c'è stato spazio pure per l'off-road. Uno dei modelli di maggior successo della Casa del Leone Rampante è stata la 203. Una vettura di medie dimensioni che ha in qualche modo contribuito fortemente a motorizzare la Francia nel secondo dopoguerra. Un'auto prodotta a partire dal 1948 fino al 1960. Tra i punti forza della vettura francese c'erano certamente la robustezza e l'affidabilità. Ragione per cui i vertici del Leone Rampante, attirati dalle richieste dell'esercito che aveva la necessità di rinnovare il proprio parco auto dopo la Seconda Guerra Mondiale, decisero di realizzare un veicolo fuoristrada, la cui meccanica derivava dalla 203 e che venne nominata 203 Rurale, dotata della trazione 4x4. Il prototipo era equipaggiato con blocco del differenziale, sospensioni rialzate e rinforzate, cerchi da 16” con cinque bulloni di ancoraggio e pneumatici di sezione maggiorata.
La meccanica si affidò ad un nuovo propulsore derivato da quello di serie che equipaggiava le 203, ma di cilindrata e potenza superiori. Nelle fattezze ricordava la Jeep Willis, mezzo che venne impiegato proprio per effettuare i test comparativi. Alcuni prototipi vennero consegnati all’esercito francese, che nel frattempo aveva ufficializzato il bando per la richiesta di un mezzo leggero 4x4 da adibire al ruolo di ricognizione e collegamento. Alla fine però venne premiato un'altro costruttore francese, la Delahaye, probabilmente perché lo stato francese decise di offrire una possibilità ad un'azienda che il quel periodo si trovava in difficoltà.
Forse fu un bene non distrarre l’attenzione su altri progetti, concentrandosi sulla 203 di normale produzione e contribuendo così al grande successo di mercato di un modello che, nel corso dei dodici anni di carriera, venne costruito in quasi 700 mila esemplari.
ACCEDI AL Il Messaggero.it
oppure usa i dati del tuo account