Il nuovo treno regionale di Trenitalia chiamato Pop prodotto da Alstom

Trenitalia, presentato “Pop”, il nuovo treno regionale prodotto da Alstom

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MILANO - Si chiamerà Pop e sarà in servizio sulle tratte regionali. Il nuovo treno commissionato da Trenitalia ad Alstom è stato presentato oggi con un modello a dimensioni reali nell’ambito di Expo Ferroviaria 2017, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. L’accordo quadro firmato dalle due imprese prevede la fornitura di 150 treni elettrici monopiano per un importo complessivo di circa 900 milioni di euro. La nuova flotta Pop fa parte della maxi fornitura da 450 nuovi convogli per il trasporto regionale, del valore complessivo di 4 miliardi di euro, che comprende anche i 300 Rock a due piani prodotti da Hitachi Rail Italy.

«Il rilancio del sistema ferroviario regionale e lo sviluppo della mobilità collettiva integrata - ha detto l’ad di Ferrovie dello Stato Renato Mazzoncini - sono gli impegni che il Gruppo Fs Italiane ha assunto un anno fa con il Piano industriale 2017-2026, dando consistenza alle priorità del Governo e, in particolare, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Impegni che abbiamo concretizzato con le gare per i nuovi treni che entro il 2021 sostituiranno il 70% della flotta regionale e garantiranno ai pendolari nuove esperienze di viaggio, in linea con le loro esigenze di mobilità». Il treno Pop verrà prodotto interamente in Italia.

«La nostra decennale esperienza al servizio di flotte regionali - ha dichiarato Michele Viale, amministratore delegato di Alstom Ferroviaria - ci ha permesso di progettare treni pensati per il mercato italiano. Creato e costruito da Alstom Ferroviaria per Trenitalia, Pop è un treno di nuova generazione che si avvale delle ultime tecnologie dell’industria ferroviaria 4.0 e dell’esperienza di Alstom, con oltre 100 treni della famiglia Coradia, già in servizio commerciale in 10 regioni italiane. Pop è facilmente personalizzabile, grazie al configuratore 3D, che consentirà alle Regioni di variare il layout degli interni e modificarne la disposizione secondo le esigenze e la tipologia di servizio».

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Martedì 3 Ottobre 2017 - Ultimo aggiornamento: 05-10-2017 15:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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