La 24 Ore di Le Mans del 2030 vedrà correre nella massima categoria auto alimentate ad idrogeno, sia esso utilizzato come vettore energetico per le celle a combustibile per produrre energia elettrica a bordo, sia come combustibile per motori a scoppio.
Lo ha annunciato l’Automobile Club de l'Ouest (ACO), che dal 1923 organizza la corsa francese, affermando che sta lavorando in collaborazione con la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) per la creazione di una classe di prototipi che potranno partecipare alla 24 Ore di Le Mans già dal 2026 per poi diventare la classe regina dal 2030.
L’ACO sta lavorando all’idrogeno sin dal 2018 in collaborazione con GreenGT, la quale ha sviluppato due prototipi viaggianti MissionH24 in collaborazione con numerosi e prestigiosi partner scientifici ed industriali come TotalEnergies, Michelin, Symbio, Plastic Omnium, Richard Mille, Dietsmann, and Essilor per sviluppare tutti gli aspetti tecnici necessari a definire un regolamento tecnico e sportivo ad hoc.
La novità sarebbe l’utilizzo dell’idrogeno non solo come vettore energetico, ma anche come combustibile con l’intento di incentivare la formazione di un ecosistema dedicato all’idrogeno (produzione, stoccaggio, distribuzione, sistemi di rifornimento, etc.), indicato come uno strumento fondamentale per decarbonizzazione dei trasporti e di tutta la filiera collegata, a partire dalla lavorazione dell’acciaio per finire ai carburanti sintetici.
In questo modo l’ACO e la 24 Ore di Le Mans vogliono confermare il loro ruolo di pionieri e precursori tecnologici. Nel corso della storia infatti la corsa francese ha visto l’introduzione di numerose innovazioni dando spazio anche alla sperimentazione con la formula del Garage 56, ovvero la possibilità di far partecipare fuori regolamento una vettura dotata di nuove tecnologie e soluzioni avveniristiche per l’automobile.
«L’idrogeno come fonte energetica deve essere ancora pienamente esplorata nel motorsport. Implementarla – ha dichiarato Richard Mille, presidente della Commissione Endurance della FIA – attraverso tutte le competizioni motoristiche è uno degli obiettivi chiave della FIA e parte della nostra tabella di marcia nel lungo termine. La chiave è indirizzare le migliori soluzioni per le diverse discipline motoristiche. Data la natura delle corse di durata, l’idrogeno è una della opzioni più adatte, per questo la FIA supporta il progetto MissionH24 dell’ACO».
«Dal 2018, l'ecosistema dell'idrogeno si è evoluto enormemente. Stiamo imparando mentre facciamo. Stiamo esplorando possibilità. Ed è proprio questo l'obiettivo che ci siamo prefissati cinque anni fa, quando abbiamo lanciato MissionH24. La cella a combustibile è stata inizialmente scelta per il suo potenziale, che è ancora rilevante. Oggi, anche il motore a combustione interna a idrogeno viene presentato come una possibilità per i produttori» ha affermato Pierre Fillon, presidente dell’ACO.
«Il regolamento della 24 Ore di Le Mans ha sempre sostenuto la libertà e la varietà. Pertanto – ha concluso il manager francese – annunciamo ufficialmente che entrambe le tecnologie, celle a combustibile e motore a combustione interna a idrogeno, saranno accettate e autorizzate per i produttori che desiderano partecipare alla 24 Ore di Le Mans nella categoria Idrogeno. Siamo tutti consapevoli delle sfide del futuro del motorsport e della necessità di decarbonizzare la mobilità e le stiamo affrontando insieme».