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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Charles Leclerc sorridente a Montreal per il GP del Canada

Ferrari, in Canada per mettere pressione alla Red Bull. Ma Leclerc vuole vincere come a Montecarlo

di Giorgio Ursicino

La Formula 1 riattraversa l’Atlantico e sbarca in Canada. Il Circus è sempre più un frullatore che mette sotto pressione non solo i protagonisti. Oltre ad aver raggiunto l’alta quota di 24 appuntamenti l’anno, è completamente saltata ogni strategia per “risparmiare” trasvolate. Dopo l’inizio nel Golfo con Bahrain e Jeddah, ecco la spedizione in Oriente a tutte le latitudini: dall’Australia in Giappone, facendo tappe a Singapore e Cina. Poi il blitz nel nuovo mondo per trascorrere un weekend nell’assolata Miami che ha preceduto il tocca e fuggi nel vecchio continente per accontentare la tradizione con i GP di Imola e Montecarlo. Adesso una passeggiata a Montreal, prima di tornare in Europa per planare in Catalogna.

Piloti, ingegneri e meccanici non ci fanno più nemmeno caso, andando dagli aerei direttamente ai circuiti. Da un “cittadino” si passa ad un altro. Dagli affascinanti saliscendi del Principato, al tranquillo scenario dell’Isola di Notre Dame, che ospita il circuito dedicato a Gilles Villenueve, circondata dal fiume San Lorenzo. L’atmosfera è abbastanza incandescente perché le recenti gare hanno mischiato le carte in tavola ed ora quasi nessuno è certo dove esattamente si trovi. E le gerarchie potrebbero ulteriormente cambiare sotto la pioggia di sviluppi che tutti i tecnici buttano nel calderone. Certo parliamo dei primi tre team che si sono alternati sul gradino più alto del podio, ai quali spera di aggiungersi la Mercedes che non vince più da quasi due anni.

La cosa certa è che in Florida, in Emilia e in Costa Azzurra la Red Bull del cannibale è sembrata parecchio azzoppata ed ha vinto di misura solo in un’occasione. Un cambio di paradigma non di poco conto visto le cavalcate solitarie a cui ci aveva abituato superMax. Chi punta il dito sul mezzo abbandono di Adrian Newey, il papà della monoposto austriaca. Chi dice invece che le piste incriminate sono parecchio anomale e l’olandese è pronto a riprendere il cammino. Il diretto interessato, chiamato in ballo, esterna pochi dubbi, ma è sicuramente la strategia più comoda da tenere per evitare altre delusioni: «I nostri problemi sono evidenti, c’è poco da fare...».

Di tutt’altro genere l’impostazione ferrarista, dettata dalle linea prudente del boss Vasseur: «La F1 è un’alchimia complicata, non esistono miracoli. Per questo dobbiamo proseguire il lavoro per mettere pressione e continuare a ridurre il gap». Al solito più scoppiettante l’indomito Leclerc che prende solo una parte della linea prudenziale del capo. Charles non vuol parlare di Mondiale, ma ribadisce che le diverse corse si possono vincere e lui partirà sempre per farlo: «A casa mia è stato un fine settimana stupendo, di più non potevo desiderare. Ma dal lunedì successivo eravamo già tutti concentrati sul lavoro da fare. È vero, il layout di Monaco ci è stato amico, ma potrebbe esserlo anche quello canadese e non dobbiamo rinunciare a nulla per ripetere l’impresa. Andiamo avanti gara per gara, i conti li faremo più avanti».

Sotto i riflettori anche i due ragazzi terribili della McLaren che hanno sfruttato al meglio gli aggiornamenti proposti da TP Andrea Stella (che è anche un validissimo ingegnere) per far volare la monoposto papaya. La RB ha ufficializzato la conferma di Perez per due anni, chiudendo di fatto la porta a Sainz alla ricerca di un futuro. Per il pezzo pregiato del mercato le cose non si mettono bene e l’alternativa rimasta è fra Audi e Williams che, nell’immediato, non è certo entusiasmante. Maranello ha portato novità alla sospensione posteriore per migliorare la trazione, modifiche che facevano parte del pacchetto Imola, ma non erano state montate nemmeno a Montecarlo. Ha parlato anche il ferrarista del futuro, il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton. L’inglese, al pari di Newey, non si è dimostrato entusiasta delle monoposto per il 2026 che la FIA ha presentato nei giorni scorsi, ma ha ammesso che, se le novità funzioneranno, potrebbero entrare nella lotta anche lui e George.

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Sabato 8 Giugno 2024 - Ultimo aggiornamento: 11:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA