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STOCCARDA - Nonostante livelli di produzione e di vendite notevolmente inferiori (-25% da 772.700 a 577.800 unità) a causa della carenza di semiconduttori, le entrate a fine settembre della Daimler - che cambierà il nome in Mercedes Benz Group dal primo febbraio 2022 - sono rimaste allineate con quelle dello stesso periodo del 2020. Il fatturato del gruppo è rimasto a 40,1 miliardi di euro poco sotto quello del terzo trimestre 2020 (40,3 miliardi). E’ stato registrato un aumento dell’EBIT grazie al miglioramento del mix di prodotti, alla qualità dei ricavi e al forte controllo dei costi fissi. L’EBIT rettificato è stato di 3.611 milioni di euro superiore dunque ai 3.479 milioni del 2020 con un utile netto di 2.573 milioni di euro (2.158 nel 2020). La domanda per tutti i prodotti rimane forte in tutti i mercati supportata anche dal fatto che Mercedes - marchio di lusso preminente del mondo - continua la sua strategia di lancio globale di modelli esclusivamente elettrici.
In particolare I veicoli di fascia alta, tra cui Mercedes-Maybach, Mercedes-AMG, Classe S e Classe G, nonché GLE e GLS, hanno mostrato una forte crescita, con un mix favorevole e un prezzo netto che ha contribuito a compensare parzialmente i problemi delle fornitura e di materie prime, con i semiconduttori in primo piano. “Rimaniamo sulla buona strada per raggiungere i nostri obiettivi per l’intero anno 2021 grazie a un’attività più solida, che si traduce in un aumento dell’EBIT nonostante un ambiente difficile - ha affermato Harald Wilhelm, chief financial officer di Daimler AG - Allo stesso tempo, abbiamo compiuto progressi sostanziali con la nostra agenda strategica che prevedeva di continuare il lancio di veicoli elettrici in linea con i desideri dei clienti, di gettare le basi per una maggiore produzione di batterie con la nostra quota prevista in ACC e di ottenere l’approvazione degli azionisti per la divisione in due società operative.”
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