La Seat Leon ST, nuova station wagon della casa spagnola

Leon ST, sembra un’Audi ma è una Seat:
spagnoli avanti con l’hi-tech tedesco

di Sergio Troise
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BARCELLONA - Stile, tecnologia, efficienza. Con queste armi la Seat si sta trasformando da pecora nera del Gruppo Volkswagen a marchio in piena ripresa. Velocissimo il passaggio dai deludenti risultati del 2012 agli sbalorditivi progressi dell’anno in corso. “Una rimonta – ha dichiarato Matthias Robe, vice presidente della casa spagnola - legata anche alla buona accoglienza riservata alla nuova generazione della Leon, della quale lanciamo ora la versione ST”. ST sta per Sport Tourer: è dunque la versione familiare della compatta di segmento C prodotta nello stabilimento di Martorell e finora declinata nelle versioni cinque porte e SC (Sport-Coupè).

Appuntamento all’anno nuovo. Le prime consegne della ST avranno inizio a gennaio 2014, ma la nuova Leon è già ordinabile, con un listino che parte da 18.870 euro e arriva fino a 28.150 (con gli optional anche di più). In casa Seat sono sicuri che anche la piccola familiare sarà ben accolta sul mercato, grazie al piacevole design, ai progressi nell’efficienza (consumi ed emissioni sono stati ridotti del 15 e del 22%) e alla ricchezza delle dotazioni. Il signor Robe, che è anche responsabile di ricerca e sviluppo per la casa spagnola, si è sbilanciato fino a dire che “nei test comparativi eseguiti in azienda, la Leon ST ha vinto 41 volte su 62 nei confronti delle dirette concorrenti”.

Una gamma molto ampia. La forbice dei prezzi si spiega con le molte opzioni per propulsori e allestimenti. La nuova Leon ST sarà infatti disponibile in tre allestimenti (Reference, Style ed FR), con motori benzina e diesel, nelle cilindrate 1.2, 1.4, 1.6 e 2.0 litri, di potenza compresa tra 86 e 184 cv, tutti di derivazione VW, così come i cambi, manuali o automatici DSG (con levette al volante). Nel corso del 2014, poi, arriverà anche una variante Business mentre verso la fine dell’anno sarà la volta delle versioni ecologiche, una a metano (1.4 TGI) e una diesel (1.6 TDI Ecomotive), entrambe con potenza di 110 cavalli.

Consumi ed emissioni giù. In termini di efficienza, i progressi sono notevoli, grazie anche alla presenza su quasi tutte le versioni dello Start/Stop. Ma il massimo lo offrirà la succitata Ecomotive, con un consumo medio dichiarato di appena 3,2 litri/100 km e produzione allo scarico di CO2 contenuta in 85 gr/km. Farà assai bene, in questo ambito, anche la ST a metano, con 3,5 kg/100 km e CO2 ridotta a 94 gr/km. In cantiere, per il 2014, c’è inoltre una versione 1.4 TSI benzina da 150 cv dotata del sistema cylinder on demand per l’eliminazione automatica di due cilindri quando non necessari. Infine, nella lista degli aggiornamenti di gamma è prevista una inedita Leon ST quattro, prima Seat della storia a quattro ruote motrici.

Sportiva e funzionale. Esternamente la nuova Leon ST si distingue per un design che rispecchia gli stilemi delle vetture spagnole di ultima generazione e, soprattutto, per la capacità di mettere insieme un carattere sportivo con le qualità tipiche delle vetture familiari, ovvero lo sfruttamento dello spazio interno, la praticità e la funzionalità nell’uso quotidiano. Il pianale è, ovviamente, il medesimo della Leon 5 porte, e cioè l’ennesima versione della piattaforma MQB utilizzata da Volkswagen su tutte le compatte del gruppo, a cominciare dalla Golf. Un pianale universale che – come è noto – prevede lo schema MacPherson con telaio ausiliario all’anteriore e barra di torsione al posteriore per i modelli con potenza inferiore a 150 cv, mentre per le versioni più potenti sono previste sospensioni multilink.

Carico da record. L’interasse è il medesimo della Leon a cinque porte, ma l’auto è più lunga di 27 cm (4535 mm in totale), guadagnati tutti nella parte posteriore, a totale beneficio delle capacità di carico. Che sono ai vertici della categoria, con 587 litri in condizioni normali, 1470 con gli schienali dei sedili posteriori abbattuti. Apprezzabili certi accorgimenti come il doppio fondo, i compartimenti laterali, la rete reggi-carico, così come la possibilità di sistemare oggetti lunghi fino a 2,67 metri (abbattendo lo schienale del sedile anteriore lato passeggero). Quanto al comfort a bordo, è apprezzabile lo sforzo compiuto per migliorare luminosità ed ergonomia, anche se i sedili risultano un tantino duri. Comoda e funzionale la console centrale, impeccabile la strumentazione, la qualità dei materiali e delle finiture interne è degna dei miglioramenti fatti registrare da Seat negli ultimi anni. Molto si fa apprezzare l’opzione del tetto panoramico scorrevole, azionabile con un telecomando.

Leggera e facile da guidare. Come detto, la Leon ST è un po’ più grande della cinque porte, e tuttavia l’incremento di peso è stato di appena 45 kg (1233 il totale) grazie all’impiego di materiali leggeri per tutti i componenti della vettura, dal propulsore, alla trasmissione, agli interni, per non dire degli acciai hi-tech utilizzati per la scocca. La leggerezza è sicuramente una qualità determinante per migliorare il comportamento dinamico su strada. E la Leon ST, pur essendo una station wagon a tutti gli effetti, è un’auto piacevole da guidare, con un handling quasi da sportiva, in grado di assicurare inserimenti in curva precisi (peccato che lo sterzo progressivo sia un optional a pagamento disponibile solo sulle versioni più potenti) anche ad andature allegre e, particolare non trascurabile, facile da muovere anche in città.

L’eccellenza con la FR. Inutile dire che il meglio, dal punto di vista delle prestazioni e del piacere di guida, lo si ottiene sulla versione sportiva FR (2.0 litri, 184 cv) personalizzabile con il Seat Drive Profile, che consente di modificare le caratteristiche del servosterzo e le risposte del motore e del cambio DSG, selezionando la modalità Sport in alternativa alle più tranquille Comfort ed Eco. Ciò detto, si fanno apprezzare per equilibrio dinamico e prestazioni adeguate anche le versioni non sportive, a cominciare dalla entry level 1.2 TSI. Tra i diesel, è davvero un portento il 2.0 TDI da 184 cv, con una formidabile coppia di 380 Nm.

Equipaggiamenti di ogni tipo. La stretta parentela con i tedeschi di Volkswagen Group ha comportato un travaso di tecnologia enorme sulle vetture della gamma Seat, che ormai si propongono come auto evolute, non troppo lontane persino dalle sofisticate cugine Audi. In questa ottica, non sorprende che sulla Leon ST la lista degli optional raggiunga livelli degni della categoria premium. Non mancano il regolatore automatico di distanza, con Front Assist e frenata automatica, il dispositivo di riconoscimento della stanchezza, l’assistente per le luci abbaglianti, il sistema di mantenimento della corsia, i sensori di parcheggio con sistema di visualizzazione della manovra. E ancora, tra i tanti optional qualificanti, costituiscono una autentica chicca per il segmento i fari full-Led, così come i sistemi di infotainment Easy Connect con display touchscreen da 5,8 pollici dotato di sensore di prossimità.

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Domenica 8 Dicembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-12-2013 19:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA