La line da vettura pronta per la produzione della Bmw i3 concept coupé

Avanza la famiglia elettrica della BMW:
a Los Angeles il concept della i3 Coupé

di Nicola Desiderio
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LOS ANGELES - BMW presenta al Salone internazionale di Los Angeles la i3 Coupé, ennesimo concept sul tema della piccola auto elettrica il cui lancio è previsto per la fine del prossimo anno in contemporanea con la i8, sportiva ibrida plug-in. Il tutto all’interno del cosiddetto progetto Megacity con il quale la casa bavarese vuole preparare il terreno per conquistare la cosiddetta clientela del next premium, pronta a spendere cifre importanti per un prodotto d’immagine, raffinato tecnicamente e pieno di tecnologie rispettose dell’ambiente, a cominciare dal sistema di propulsione.

Un’altra tappa, forse l’ultima.
Lunga 3,97 metri, ha un passo di 2,57 metri come la i3 concept “normale” ma è più bassa e larga. È infatti alta da terra 1,55 metri e larga 1,77 metri e mantiene la base dell’auto che sarà di serie nel 2013, quella piattaforma LifeDrive che comprende telaio e carrozzeria in fibra di carbonio, entrambi realizzativi con procedimenti innovativi per la grande produzione, con la parte motrice integrata e avvolta in un involucro di alluminio. Tutto per limitare il peso e assicurare le migliori caratteristiche strutturali in caso di incidente. Il motore è posteriore ed eroga 125 kW (170 cv) e 250 Nm di coppia, collegato alle ruote posteriori attraverso una trasmissione a rapporto fisso. È alimentato da una batteria agli ioni di litio piazzato nella parte inferiore della vettura, in lungo sotto l’abitacolo.

Lo stile è ormai maturo.
La i3 Coupé Concept costituisce senza dubbio un ulteriore passo avanti verso il modello di serie sia nella definizione dello stile in generale sia di ogni piccolo particolare, sia all’esterno sia all’interno. Fuori infatti spiccano il doppio rene anteriore a forte caratterizzazione tridimensionale, i parafanghi bombati integrati con il paraurti anteriore a esaltare lo sbalzo ridotto mentre dietro il portelone è un'unica superficie nera dalla quale emergono con la loro luce i Led tubolari che costituiscono i gruppi ottici. Le novità maggiori e più interessanti si vedono tuttavia di fianco. Come sulle altre i3 manca il montante centrale e la cornice intorno al cristallo delle portiere, appare invece finalmente definita la linea di cintura grazie all’assenza del doppio finestrino orizzontale e alla presenza di un retrovisore laterale vero. Ora appare finalmente per quella che è: ovvero spezzata verso il basso, come già visto su vetture di altri marchi, per assottigliare il fianco della vettura. A questo scopo concorrono anche la sagomatura delle zone sottoporta, avvolgenti come le pance di una Formula 1 e i finestrini posteriori che si restringono all’indietro, come una presa Naca rovesciata, andando a lambire il lunotto.

Dentro il futuro.
L’abitacolo è tecnologico e anch’esso avanzato dal punto di vista ambientale. E’ infatti realizzato in materiali riciclati, plastiche ricavate da materie naturali, alluminio, legno di eucalipto e persino lana. Anche qui le forme e le soluzioni non sono mai state così vicine a quelle che saranno di serie. La plancia ha una conformazione sofisticata e semplice allo stesso tempo perché maschera la presenza delle bocchette, contiene pochi pulsanti e integra due schermi: uno da 6,5 pollici di fronte al guidatore che raccoglie la strumentazione digitale e uno da 8,8 pollici centrale in formato cinematografico per il sistema ConnectedDrive e iDrive, qui nella sua versione più avanzata e futuribile. Per comandarlo c’è la manopola sistemata tra i due sedili, insieme ai pulsanti di contorno, divisi da alcun tunnel, anche nella zona posteriore grazie alla disposizione della parte motrice. Il resto è concentrato sul lato destro del piantone dove ci sono il pulsante dell’avviamento e per la marcia. Tre le modalità di guida: Comfort, Eco Pro e Eco Pro+ con la quale l’autonomia effettiva cresce fino al 20% limitando il consumo di tutti i servizi di bordo e la velocità fino a 90 km/h. La i3 promette di percorrere 160 km tra un rifornimento e l’altro. Con l’app eRemote si può controllare il processo di ricarica a distanza e molto altro. L’antipasto del futuro è servito.

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Sabato 1 Dicembre 2012 - Ultimo aggiornamento: 14-12-2012 00:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA