La Lucid Air Grand Touring della prova costa 154.000 euro, un prezzo non esattamente popolare

Lucid Air, sulle strade di Beverly Hills con la Grand Touring, la berlina elettrica da 830 km di autonomia

di Mattia Eccheli
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LOS ANGELES – Brillante, elegante e efficiente. La prova della Lucid Air Grand Tourer conferma le potenzialità della gamma della ormai ex start-up americana a controllo saudita (il 61% del capitale è in mano al fondo sovrano dello stato arabo, il Pif), che da poco è stata arricchita da una nuova entry level. Si tratta della Pure da 84.700 dollari a trazione posteriore e con 660 chilometri di autonomia, presentata a margine del Los Angeles Auto Show. La famiglia include una serie di declinazioni della stessa berlina da quasi 5 metri di lunghezza e poco meno di 3 metri di passo. Il top di gamma è la Sepphire da 249.000 dollari che sprinta da 0 a 60 miglia orarie (96,5 km/h) in meno di 1,9 secondi con i suoi tre motori per un totale di oltre 1.200 Cv di potenza.

Nessuno dei modelli Air della Lucid Motors arriva però lontano quanto la Grand Tourer, accreditata dell'equivalente di 830 chilometri di percorrenza, peraltro omologati nel più severo ciclo americano Epa: nel Wltp potrebbe avvicinare quota mille chilometri. La batteria è da 112 kWh (88 per la Air Pure e 122 per la Sepphire) e nel giro di una ventina di minuti può venire ricaricata fino a garantire 500 km di autonomia. A garanzia dell'efficienza, la Grand Tourer (offerta anche in versione Performance: la più veloce auto di serie all'ultimo Goodwood Festival of Speed) viene commercializzata con rivestimenti lenticolari asportabili per i cerchi senza i quali la percorrenza può scendere anche di un'ottantina di chilometri.

La berlina ha qualcosa di diverso rispetto a quelle “convenzionali” e potrebbe dipendere dalla differente sensibilità di chi si è occupato del design di esterni e interni e dei materiali. Ossia tre donne - Jenny Ha, Joann Jung, Sue Magnusson – peraltro guidate da un uomo, un ex matita di Mazda, Derek Jenkins. Tra le particolarità dell'auto ci sono i due ampi bagagliai (profondo ma basso e da 627 litri al posteriore e da 283 all'anteriore, entrambi con un doppio fondo), le telecamere inserite anche nei montanti centrali (come su Tesla), lo schermo centrale a scomparsa e l'ampio spazio nella parte posteriore dell'abitacolo.

Con i suoi 3 secondi per passare da 0 a 60 miglia (quelli percepiti sono meno perché affondando il piede sull'acceleratore si avverte una sensazione più simile al decollo che ad una semplice accelerazione), la Grand Touring impressiona perfino in città, seppur nelle ampie strade di Beverly Hills. È facile da amministrare, con uno sterzo diretto e una rassicurante trazione integrale: i suoi due motori, del resto, valgono 819 Cv. I clienti della Lucid arrivano per il momento prevalentemente da Tesla e da Mercedes: dentro l'abitacolo trovano superfici gradevoli, anche al tatto, e interni ergonomici che sembrano non farli pentire dell'avvicendamento. Appena 5 i comandi manuali, mentre le maggior parte delle funzioni sono concentrate in due dei quattro schermi: quello a sinistra, soprattutto per i fari, e quello centrale, in basso, a scomparsa. Gli altri due, quello dietro il volante e quello di destra, sono riservati alle informazioni per chi guida e alla navigazione.

La Lucid Air Grand Touring della prova costa 154.000 euro, un prezzo non esattamente popolare. Ma, del resto, il costruttore punta ad una nicchia di mercato perché è in grado di garantire parametri molto esclusivi: «Le nostre prestazioni cominciano dove finiscono quelle degli altri», può permettersi di affermare Peter Rawlinson, Ceo della Lucid Motors. La produzione attuale avviene in Arizona, ma nel giro di un paio di anni la casa automobilistica dovrebbe diventare la prima ad assemblare auto anche in Arabia Saudita con l'obiettivo di arrivare a mezzo milioni di veicoli fabbricati l'anno nel 2030. E nel 2024 arriva sul mercato la Gravity, il primo Suv griffato dal costruttore che sulla Sepphire esibisce il proprio logo, un grizzly. In Europa il costruttore statunitense conta di consegnare le prime auto entro la fine dell'anno, soprattutto tra Paesi Bassi, dove ha insediato il quartier generale, Svizzera e Germania, nazioni dove ha già aperto uno showroom di proprietà (a Ginevra e a Monaco di Baviera).

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Domenica 1 Gennaio 2023 - Ultimo aggiornamento: 03-01-2023 11:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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