La BMW Gran Lusso Coupé realizzata da Pininfarina in occasione del Concorso di Eleganza di Villa d'Este

BMW Gran Lusso Coupé Pininfarina:
signora tedesca con il vestito italiano

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

VILLA D'ESTE - BMW ha presentato al Concorso d’Eleganza di Villa D’Este la Gran Lusso Coupé, studio di stile in esemplare unico realizzato in collaborazione con Pininfarina, uno dei portabandiera più autorevoli del design automobilistico italiano nel mondo.

L’emozione di una grande coupé.
Il risultato è quantomeno emozionante per un coupé di grandi dimensioni e dalla proporzioni assolutamente classiche che si fondono con gli elementi tipici di design delle BMW. La mescolanza che ne viene dà origine ad un oggetto di rara eleganza, assolutamente riconoscibile come una vettura del marchio bavarese, ma con qualcosa in più e di diverso che gli dona una raffinatezza particolare, degna del luogo in cui è stata svelata a sorpresa. Un compendio di due esperienze assolutamente prestigiose per una “one-off” assolutamente esclusiva.

Tutti gli elementi inconfondibili. La Gran Lusso Coupé è una BMW per il passo lungo, lo sbalzo anteriore corto esaltato dal cofano disteso e l’abitacolo arretrato, senza contare il frontale con il tipico doppio rene e i fari doppi circolari e l’inconfondibile gomito di Hoffmeister con il quale termina la finestratura laterale. Sono però le linee e le superfici a fare la differenza e a rivelare la mano degli stilisti italiani guidati da Fabio Filippini, capo del Design di Pininfarina. I reni infatti, realizzati in alluminio semi-opaco e cornici nere lucide, sono angolati verso la strada come il muso di uno squalo creando così profondità visiva attraverso il contrasto cromatico ed esprimendo a pieno la capacità dinamica della vettura e la potenza del V12 ospitato dal cofano. Sul motore non sono stati forniti altri dati, ma la sua presenza è segnalata dal logo sulla cornice alla base del montante posteriore. Altro elemento nuovo è la presa d’aria anteriore larga e che si rialza ai lati in modo avvolgente esaltando sia la presenza del grande labbro inferiore sia la larghezza del corpo vettura.

Gli artigiani al lavoro per gli interni. Suggestivo il gioco di luci creato di lato dall’incavo inferiore e dalla curvature delle superfici e ulteriore potenza visiva è data dai grandi cerchi da 21 pollici con finitura semiopaca a 5 razze tripartite che evocano le ruote a raggi. Armonia pure quella del tetto la cui transizione con il cofano posteriore è giocata con maestria allungando verso i lati i montanti e nascondendo così lateralmente il grande lunotto. Ulteriore tocco di eleganza è la modanatura in acciaio, che alleggerisce le superfici tra la parte posteriore del passaruota anteriore e la portiera e reca la firma di Pininfarina, a suggellare la collaborazione tra i due team di design. Bella infine la coda con i fari sottili e incastonati in un profilo metallico. La maison italiana ha poi potuto mettere mano anche agli interni realizzati con pellame marrone tabacco chiaro prodotto dalla Foglizzo e con legno Kauri selezionato dalla Riva 1920, uno dei più rari al mondo perché invecchiato per oltre 48mila anni tra le paludi della Nuova Zelanda. Materiali naturali e maestria italiana la cui presenza è sottolineata da accenti metallici neri e cromati. Lana vergine con trama Principe di Galles di lavorazione nostrana anche per il cielo. Tipicamente BMW invece il resto, in particolare per la grafica della strumentazione, la consolle centrale rivolta verso il guidatore e il grande schermo del sistema di infotainment comandabile attraverso la manopola sul tunnel.

La mano italiana ci vorrebbe... La domanda sorge ora spontanea: la BMW Gran Lusso Coupé Pininfarina è solo un esercizio o è invece l’anticipazione di una collaborazione più ampia? Non è dato di saperlo. Per BMW la casa italiana rappresenta un contributo di esperienza ed eleganza, un punto di vista diverso sull’idea del lusso e del design delle proprie vetture. Certo è che qualche elemento emerso su questa vettura potremmo vederlo sulle BMW sul futuro, magari proprio ancora su una coupé ancora più grande, potente ed esclusiva della Serie 6 e che riporti in auge il nome della Serie 8. Per Pininfarina è un modo per riaffermare tutta la propria sapienza nel disegnare auto dalla bellezza senza tempo e nel sapere interpretare in modo autorevoli i valori di un marchio valorizzandoli. Di sicuro, BMW è alla ricerca di un partner per lo stile e la prototipazione dei suoi modelli dopo essersi affidata a lungo, soprattutto per Mini, alla Italdesign di Giugiaro che è entrata a far parte del gruppo Volkswagen mentre Mercedes ha a Como il suo Advanced Design Center che fa da fucina delle idee per le carrozzerie e gli interni delle vetture di domani. Insomma, il tocco italiano manca solo a BMW e forse qualcuno a Monaco si è reso conto che non se ne può più fare a meno.

  • condividi l'articolo
Lunedì 3 Giugno 2013 - Ultimo aggiornamento: 15-06-2013 08:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA